Risarcimento danni per errori medici in Cardiologia e Cardiochirurgia
Malasanità360 si occupa spesso di malasanità in ambito cardiochirurgico. Si avvale della collaborazione di Specialisti importanti (primari cardiologi e cardiochirurghi) in tutta Italia.
NEWS
Scompenso cardiaco in Italia: è la prima causa di morte tra le patologie cardiovascolari.
Oltre 90 mila nuove diagnosi ogni anno.
Circa 1 milione di persone soffre di scompenso cardiaco, ovvero l’1,7% degli italiani.
Esso causa circa 190 mila ricoveri l’anno, che generano una spesa totale di oltre 3 miliardi di euro.
Chi sopravvive a un attacco cardiaco diventa un malato cronico.
Il 23,5% della spesa farmaceutica italiana è destinata a farmaci per il sistema cardiovascolare.
Concludiamo con una buona notizia. Negli ultimi 40 anni la mortalità per malattie cardiovascolari è scesa del 63%.
Errori in Cardiologia
La cardiologia è la branca della medicina che studia e tratta le malattie e i disturbi che colpiscono il cuore e le arterie.
Le malattie cardiache
Le patologie di cui si occupa il cardiologo sono:
- lo scompenso cardiaco (il cuore non è in grado di svolgere le sue normali funzioni di pompa);
- l’angina pectoris (malattia coronarica. Si manifesta con dolore al petto e nelle aree circostanti);
- la cardiomiopatia ischemica (infarto);
- le aritmie cardiache (alterazioni del normale ritmo di contrazione del cuore);
- l’ipertensione (elevata pressione del sangue nelle arterie);
- le coronaropatie (le arterie del cuore vengono ostruite da depositi di colesterolo e coaguli di sangue);
- l’aterosclerosi (malattia degenerativa che colpisce le arterie in età avanzata).
Il triste primato delle malattie cardiovascolari
Le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte in Italia (dati ISTAT). Al primo posto abbiamo le malattie ischemiche del cuore (75.098 casi). Le malattie cerebrovascolari sono al secondo posto (61.255). Al terzo posto troviamo le altre malattie cardiache (48.384).
L’infausta classifica mette in evidenza quanto è alto il rischio di errori medici in un campo così delicato come quello della cardiologia.
Sul sito del Ministero della Salute troviamo ottimi consigli per cercare di preservare al meglio la salute del nostro cuore.
Norme di buona condotta in cardiologia
Un buon cardiologo prima di tutto fa un’accurata anamnesi. Ad essa deve seguire un esame obiettivo che prevede l’auscultazione del cuore e un elettrocardiogramma (ECG).
Le informazioni fin qui raccolte dovrebbero bastare allo specialista per decidere se sia il caso di prescrivere ulteriori accertamenti. Per esempio un ecocardiogramma cardiaco e/o carotideo, un test da sforzo, un’ecocardiografia, ecc.
Una volta terminato l’iter diagnostico, il cardiologo può prescrivere i farmaci o i trattamenti più opportuni. Nei casi più gravi, il medico può richiedere il parere di uno specialista cardiochirurgo.
Errori del cardiologo
Gri errori più comuni che può commettere un cardiologo sono:
- errata o tardiva diagnosi di una patologia;
- errato dosaggio di un farmaco;
- sottovalutazione del problema con conseguente danno fisico (invalidità temporanea o permanente) e perfino decesso.
Errori in Cardiochirurgia
L’ambito della cardiochirurgia può essere considerato ad altissimo rischio. A volte basta un minimo errore di valutazione per porre fine ad una vita.
Il cardiochirurgo esegue interventi su cuore e vasi sanguigni. Il suo scopo primario è quello di rimediare ai danni causati da malattie e disturbi dell’apparato cardiovascolare. L’intervento viene preso in considerazione quando le terapie farmacologiche si rivelano insufficienti o inefficaci.
Fra le patologie e le condizioni trattate dal cardiochirurgo sono incluse in particolare:
- le valvulopatie;
- la fibrillazione atriale;
- le cardiopatie congenite;
- la coronarosclerosi ostruttiva;
- gli aneurismi dell’aorta;
- le aritmie;
- la cardiomiopatia dilatativa post-ischemica.
Errori del cardiochirurgo
I principali rischi ai quali può andare incontro un paziente in ambito cardiochirurgico sono:
- emorragia durante l’intervento chirurgico;
- aritmie;
- scompenso cardiaco;
- eventi ischemici.
Inoltre non è raro il verificarsi di errori medici nel processo post operatorio di riabilitazione. Per esempio:
- mancata o errata somministrazione di farmaci;
- inadeguata assistenza nel periodo post operatorio;
- mancati controlli periodici.
Il consenso informato
Come tutti gli interventi, anche quello di cardiochirurgia è preceduto dalla firma del “consenso informato”. Non è una semplice formalità! Esso ha un ruolo ben preciso: autorizzare in modo chiaro e consapevole l’intervento a cui si va incontro. Nel documento inoltre sono elencate tutte le possibili complicazioni.
Al fine di avere ben chiaro a cosa si va incontro, è sempre bene fare un colloquio con il chirurgo prima dell’intervento. Ma ancora più importante è fare domande per conoscere le alternative e le percentuali di successo. Spesso abbiamo paura di infastidire il medico e così ci teniamo tutti i nostri dubbi. Essere informati è un nostro diritto. Del resto, ne va della nostra vita.
L’informazione è la chiave
Gli interventi di cardiochirurgia sono il più delle volte preceduti da procedure diagnostiche invasive e rischiose come la coronarografia. È vero che esistono interventi “di routine”, ma non per questo vanno sottovalutati o fatti alla leggera. Non esistono infatti interventi “banali”.
Informiamoci sempre e bene. Diamo fiducia a persone competenti e di provata esperienza. Se necessario consultiamo più professionisti.
Lo ribadiamo, ma è fondamentale capirlo: ne va della nostra vita. E non per ultimo, ne va della serenità di chi ci sta intorno.
NEWS
Il 7% della popolazione dopo i 75 anni ha problemi alla valvola aortica e necessita di un intervento.
Il bypass coronarico non rappresenta più un’operazione pericolosa. Grazie alle nuove tecnologie il rischio per i pazienti si è ridotto al 1-2%.
Il pacemaker senza filo riduce il rischio di infezioni.
Un intervento di sostituzione della valvola aortica dura in media dalle 2 alle 4 ore.
Di solito passano 5-6 ore dal momento in cui il paziente lascia la sua camera in reparto fino al ricovero in cure intensive dopo l’operazione.
La chirurgia mininvasiva “ripara” la valvola mitralica quando non è possibile un intervento a cuore aperto. Tuttavia, in Italia solo un centro su cinque è attrezzato.
Valutazione del danno medico subìto
Fai valutare il danno che hai subìto.
Sei stato operato al cuore e pensi di aver subìto un danno durante l’intervento? Sai che puoi accertarlo in tempi brevi e in modo del tutto gratuito?
L’equipe medico-legale di Malasanità360 valuta il danno a costo zero. Stabilisce poi se tale danno è attribuibile ad un episodio di malasanità.
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Professionisti importanti saranno al tuo fianco per valutare e periziare l’entità dell’errore.
Infine, Malasanità360 agirà a tua tutela per farti ottenere il dovuto risarcimento.
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