risarcimento infezione ospedale

Risarcimento danni per infezione ospedaliera

Risarcito un paziente 44enne dopo due anni di calvario. L’uomo è stato costretto a chiudere la sua azienda di carpenteria. L’errore si è verificato in una struttura in Liguria.

Il racconto del paziente:

“Tutto è cambiato in un lampo. Ricordo l’impatto violentissimo e un dolore lancinante alla gamba destra. Un’auto mi era piombata addosso in un incrocio. Ricordo le sirene dell’ambulanza, poi sono svenuto”.

L’errore medico:

Quello che sembrava “solo” un incidente stradale si è trasformato, nel tempo, in un grave episodio di malasanità.

Il paziente ha subito due interventi chirurgici nell’arco di un anno. Purtroppo durante il secondo intervento di osteosintesi è avvenuto un fatto molto grave. L’uomo ha contratto un’infezione in sala operatoria.

Il racconto del paziente:

“Continuavo a lamentarmi per i forti dolori ma i medici mi dicevano che era tutto nella norma. Più di una volta mi sono recato al Pronto Soccorso perché il dolore alla gamba era insopportabile però mi hanno spedito subito a casa. Dicevo anche di avere sempre una strana febbricola. Niente da fare, non mi ascoltavano”.

I fatti:

Il dolore e la febbricola lo accompagnarono per altri quattro mesi. Il 44enne si è così rivolto ai medici di un altro ospedale. Dapprima il sospetto, poi la conferma. In seguito ad una visita infettivologica i sanitari hanno identificato il problema: “infezione da Staphylococcus capitis del mezzo di sintesi”.

Si è venuto a creare così un maggior danno e questo ha prolungato il periodo di invalidità, sia temporanea, sia permanente. In altre parole, se non ci fosse stata l’infezione ospedaliera, le condizioni di salute del paziente sarebbero migliori rispetto a quelle attuali e lui si sarebbe ripreso in tempi più brevi.

Il paziente ha quindi ottenuto due risarcimenti. Il primo per i danni procurati dall’incidente stradale. Il secondo per il “maggior danno” causato dall’infezione nosocomiale.

Il risarcimento

Il caso si è concluso in via stragiudiziale. Per l’errore medico il paziente è stato risarcito con 365.000 euro.

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Nota bene: per motivi di privacy si omette ogni dettaglio che potrebbe portare all’identificazione del paziente e/o della struttura in cui si sono svolti i fatti. (Regolamento Ue 2016/679 – GDPR)