Malasanità: facciamo un po’ di chiarezza
Scopriamo insieme le risposte alle domande più frequenti sull’argomento.
I quattro punti da conoscere:
Definizione di errore medico e malasanità
Si parla di errore medico quando la scelta terapeutica di un camice bianco provoca un danno al paziente. In altre parole, se il medico è la causa del peggioramento delle condizioni del malato c’è un errore. Esso può nascere da una diagnosi sbagliata che comporta una terapia non corretta. L’errore può verificarsi anche nel corso di un intervento chirurgico. Infine l’errore può sorgere nel post-operatorio per cure o terapie non adeguate.
Il medico dovrebbe agire secondo precisi standard di diligenza professionale. Cosa che, purtroppo, non sempre avviene.
Di solito, gli standard previsti non vengono rispettati per due ragioni. La prima è da ricercarsi in negligenza, fretta o poca esperienza. La seconda invece ha radici più ampie che affondano nella malasanità.
La malasanità va oltre l’errore medico puro. Si nutre degli sprechi della sanità. Sprecare porta a non garantire le cose necessarie. Ci è capitato di vedere con i nostri occhi reparti sprovvisti di guanti monouso. In un ospedale! La malasanità si appalesa ogni giorno quando un esame importante viene fissato dopo mesi. Se non anni! Come si fa ad attendere 14 mesi per una TAC? 9 mesi per una visita ginecologica! 7 mesi per una visita dermatologica!
Sapete che sul sito del Ministero della Salute è pubblicato un piano nazionale per le liste di attesa? Le visite specialistiche urgenti devono essere effettuate entro 72 ore. Tutte le altre prestazioni programmate, entro e non oltre 4 mesi!
La malasanità mostra il suo volto più spietato quando per una carenza organizzativa una persona perde la sua vita. In un paese civile non dovrebbe mai accadere!
A chi rivolgersi in caso di responsabilità per errore medico
Vi daremo la risposta più onesta possibile. Per richiedere il risarcimento di un danno causato da un errore medico è fondamentale affidarsi a chi sa come muoversi.
Una pratica di risarcimento per errore medico non è una lite condominiale. Differisce dalle dinamiche di un incidente stradale. E di certo non ha nulla a che vedere con una pratica di divorzio. La responsabilità medica è una branca molto complessa. Le leggi sono cambiate più volte nel corso degli ultimi anni. Le valutazioni fatte dai giudici per le singole voci di danno sono le più diverse. L’orientamento delle assicurazioni e delle strutture sanitarie cambia da caso a caso e da città a città.
Con tutte queste variabili, solo chi è padrone della materia riesce a raggiungere il traguardo con sicurezza.
Come sapere se vi state rivolgendo alle persone giuste? Facile. Quello che conta è la specializzazione. Contano anche l’esperienza e i risultati. In altre parole, affidatevi a strutture che si avvalgono della collaborazione di medici-legali e specialisti capaci. Scegliete società che trattano solo pratiche di malasanità. Parlate con professionisti che hanno già portato a definizione decine di casi in tutta Italia. Persone serie che hanno ottenuto risultati concreti.
Noi di Malasanita360 ci impegnamo ogni giorno da anni per dare un volto umano alla competenza. Puoi contattarci anche adesso al nostro numero verde 800 148 678
Come determinare l’errore medico e quantificare il risarcimento danni
Per capire se si tratti o meno di errore medico è indispensabile rivolgersi ad un medico-legale e a uno specialista. I due professionisti analizzano tutta la documentazione e determinano se il danno subito è lieve o grave. In seguito viene “quantificato” sulla base delle tabelle di legge. Fino a quando il danno non è tradotto in percentuale e quindi punti, non si può sapere quanto richiedere come risarcimento.
Possiamo fare degli esempi.
Un dito rimasto storto vale (è brutto dirlo, ma è così) pochi punti, da 1 a 4 a seconda del danno. In questo caso si tratta di danno lieve. La soglia tra danno lieve e danno grave è 9 punti. Un punto di valore medio, per una persona di 50 anni, è quantificato in 650 euro. Quattro punti corrispondono a 3.387 euro. La risposta in questo caso è dunque: per un dito storto si può richiedere tra 650 e 3.387 euro.
Invece, se la stessa persona di 50 anni rimanesse sulla sedia a rotelle per colpa di un intervento sbagliato di neurochirurgia, le cose sarebbero ben diverse. Ipotizzando un’invalidità dell’80%, si potrebbe richiedere tra 700 e 900 mila euro. Inoltre, dobbiamo considerare le variabili. Le infinite variabili. Quali sono le condizioni in cui vive il paziente? Qual è la sua capacità reddituale? Chi lo assiste? Con chi vive? Ha figli? Com’è cambiata la sua vita personale, lavorativa e affettiva?
I professionisti che seguono il paziente possono (e devono!) fare la differenza, sia sugli importi “piccoli”, sia e soprattutto sugli importi “di un certo valore” economico.
Malasanità360 sarà al tuo fianco e farà valere i tuoi diritti con impegno e determinazione, grazie alla conoscenza delle leggi.
Quali sono i tempi per ottenere il risarcimento danni in caso di malpractice medica
A noi piacerebbe rispondere: pochi giorni. Sarebbe tuttavia un’illusione. Non esiste una risposta esatta, in questo settore vale tutto e il contrario di tutto. I tempi dipendono dalle controparti e dagli enti assicurativi.
Malasanità360 ha portato a termine con successo molte pratiche risarcitorie in 2-3 mesi. In questi casi ha fatto la differenza aver a che fare con medici di controparte onesti e collaborativi. È proprio così che dovrebbe funzionare. L’assicurazione riconosce che il suo cliente ha sbagliato e risarcisce la persona alla quale ha cagionato un danno.
La maggior parte dei casi arriva a conclusione tra i 6 e i 12 mesi. Anche in questi casi ci possiamo ritenere più che soddisfatti. Le strategie giuste portano ai migliori risultati nei tempi giusti.
Esistono le eccezioni. E alcune volte diventano la regola. Le compagnie assicurative hanno interesse ad allungare i tempi. I loro medici si prendono tempi epici per valutare i casi. Le strutture sanitarie talvolta impiegano mesi per firmare le quietanze di pagamento.
C’è perfino chi vorrebbe non pagare anche quando ha palesemente torto.
Ecco, in tutti questi casi Malasanità360 non molla la presa. I “bastoni tra le ruote” non ci spaventano.
Faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità per portare a termine con successo la tua pratica di risarcimento. Nei tempi più brevi possibili. Parliamone insieme. Troveremo la strada più giusta per il tuo caso di malasanità.